martedì 24 agosto 2010
Mini Countryman
Sta arrivando l’autunno e la casa inglese di proprietà BMW non si fa trovare impreparata nei confronti del maltempo incombente immettendo sul mercato la prima Sport Utility Vehicle, nonché l’auto più lunga mai prodotta dalla MINI (circa 4,097 mm).
Dal punto di vista stilistico, la MINI SUV, mantiene il family feeling allestito dalla casa bavarese che ha consentito al marchio inglese di tornare una delle citycar più ambite nel mercato europeo. I designer tedeschi, infatti, sono stati abili a cambiare le linee dell’auto, rispetto alla citycar classica, senza però togliere a colui che pone lo sguardo sulla macchina la sensazione che la vettura sia una MINI.
La parte anteriore della MINI “campagnola” si presenta con linee frontali compatte, che nella versione Cooper S, ricordano una Muscle Car d’oltreoceano. Il frontale è caratterizzato dalla classica griglia esagonale sovrastata dal logo della casa inglese. Le luci assumono una forma che, pur rimanendo tondeggianti, si discostano notevolmente dalla MINI “classica”. Il cofano anteriore è contraddistinto dal “powerdome” (la gobba centrale) che conferisce alla vettura una certa personalità. La presa d’aria anteriore di grandi dimensioni, accentuata ulteriormente nella versione Cooper S, aggiunge alla vettura un carattere di sportività. Ai lati della presa d’aria, oltre ai fari fendinebbia, trovano posto le “blackband” laterali, che hanno il compito di proteggere la carrozzeria della vettura nel fuori strada leggero e accentuare gli ampi passaruote.
La linea laterale dell’auto è caratterizzata dal tetto, che scende in modo graduale verso la parte posteriore della vettura, e dalla linea alta della cintura, che, invece, sale mentre si va verso il retro. La tendenza delle due linee conferisce all’auto una certa eleganza e la rende più filante. Altra componente stilistica importante è lo “sidescuttle”, che posizionato sulla parte laterale del cofano, da un senso di continuità tra il parabrezza e i passaruote anteriori.
Nella parte posteriore non possono essere non osservati il grande portellone, bombato all’altezza della linea della cintura, con al centro il logo MINI che ha anche la funzione di maniglia, e i fanali posteriori, dalla forma allungata, sono a tecnologia LED contornati da un profilo cromato. Ulteriore particolarità lo spoiler integrato nel tetto.
Il cruscotto e la plancia della MINI Countryman non si discostano dalla versione “classica”. Le vere differenze si notano quando ci si siede dietro, dove, a parte, il maggior spazio per le gambe, se si opta per la versione a 4 posti, vi è la possibilità di installare il binario portaoggetti, che partendo dalla base della leva del cambio, collega idealmente i passeggeri seduti nella parte anteriore con quelli seduti in quella posteriore.
L’altra novità presentata per la prima volta dalla MINI, senza la quale la Countryman non potrebbe assolutamente farsi chiamare SUV, è la possibilità di poter scegliere, per le versioni Cooper D e Cooper S, la trazione integrale denominata ALL4.
I propulsori disponibili, tutti di 1.6 Litri, sono 3 a benzina e 2 diesel. I prezzi per possedere la “Campagnola” partono dai 21.000 Euro necessari per la versione One a benzina che eroga 98 CV, fino ai 28.950 Euro per la versione Cooper S ALL4 capace di erogare 184 CV.
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