martedì 24 agosto 2010

Audi R8 Spyder


Arrivata l’estate, tutte le case automobilistiche cercano di fare bella mostra delle loro innovative convertibili, che derivano solitamente, dalle versioni coupè. Da questa moda, non poteva esimersi l’Audi, una delle case automobilistiche tedesche più rinomate, che ha deciso di portare questo concetto all’estremo.
La casa fondata da August Horch nel 1909, infatti, nell’anno in cui si festeggiano i 30 anni della rivoluzionaria tecnologia Quattro (trazione integrale), ha voluto esagerare, “scoprendo” una delle auto più belle e più potenti sul mercato, la famosa Audi R8.
I designer tedeschi sono riusciti in un’operazione non facile, cioè quella di trasformare la supercar coupè in una splendida cabrio, senza però far perdere alla vettura aggressività ed eleganza. Caratteristiche che non sono state sottovalutate dai produttori di Hollywood, che hanno voluto la vettura in versione Spyder a disposizione di Tony Stark anche nel sequel del film Iron Man.
L’appesantimento strutturale necessario alla trasformazione non ha reso eccessivamente pesante la vettura. Soprattutto grazie a vari stratagemmi appositamente pensati in fibra di carbonio, come le parti laterali posteriori e il coperchio sopra il vano della capote.
Il profilo rimane filante, anche se, a differenza della versione coupè, per la quale i progettisti avevano pensato agli appositi Sideblades in contrasto a scopo aerodinamico, la Spyder dispone delle classiche prese d’aria dietro le portiere.
La versione plein air della R8 prevede un tetto in tela che si apre e si chiude in circa 19 secondi. Il soft top una volta chiuso, non crea alcun contrasto, ma s’incastona perfettamente nelle linee aerodinamiche della vettura e termina dando forma a due sottili pinne che si prolungano fino alla coda.
La parte anteriore della carrozzeria è caratterizzata dall’enorme presa d’aria centrale sormontata dai quattro cerchi Audi e dai fanali a tecnologia LED con le prese d’aria sottostanti in contrasto con il colore del resto della carrozzeria.
Nella parte posteriore spiccano i diffusori, anch’essi in contrasto, disposti elegantemente sotto i fanali posteriori.
I progettisti, a scopo strutturale, non sono riusciti, purtroppo, a mantenere la copertura del vano motore in vetro, che permetteva di ammirare gli splendidi propulsori disponibili per la versione coupè.
Il motore messo a disposizione è il 5.2 Litri 10 cilindri a V di derivazione Lamborghini con tecnologia FSI capace di erogare 525 CV a 8000 giri. Posizionato centralmente, il propulsore può spingere la vettura da 0 a 100 Km/h in 4,1 secondi, portandola a toccare i 313 Km/h.
I prezzi partono da 157.500 Euro, alle quali bisogna aggiungere circa un 20% per poter disporre del cambio a tecnologia R Tronic, indispensabile, e dei freni in ceramica.

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